Vento. l’Italia in bicicletta lungo il fiume Po / FILM TRAILER from Vimeo.

Clicca sull’immagine sopra (o qui) per vedere il trailer del film, clicca nella colonnna di  sinistra di questa pagina ( o qui) per guardare tutto il film in streaming o in formato dvd!
Click on the image above (or here) to watch the film’s trailer  (english subtitled version also available for both dvd and streaming options!)

Immagine  —  Pubblicato: novembre 18, 2013 in Uncategorized
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A new bike movie!!

Pubblicato: dicembre 4, 2016 in Uncategorized

48 HAIRPIN BENDS BY NIGHT (LINK)

Italian extreme cycling legend Giuliano Calore takes on the ultimate challenge on his no brakes, no handlebars bike – the 48 hairpin bends of the Stelvio Pass at night

Riding down the 48 hairpin bends of the Stelvio Pass in Italy requires a certain amount of concentration and nerve. Now imagine doing it at night – even harder. Then remove your brakes – terrifying. And then throw away your handlebars…

But for 77-year-old Italian extreme cycling legend Giuliano Calore it was the ultimate challenge, and one that has been presented as a gripping documentary film.

Giuliano Calore

Sabato 23 aprile a Torino è in programma la proiezione di “Vento, l’Italia in bicicletta lungo il fiume Po“, diretto da Paolo Casalis, Pino Pace e Stefano Scarafia.
Un road movie su due ruote tra città d’arte, paesaggi e persone. Il diario di un viaggio di otto giorni, necessari a cinque progettisti del Politecnico di Milano per attraversare l’Italia in bicicletta, seguendo il corso del fiume Po, da Torino a Venezia. 630 km. Il loro intento è dimostrare la fattibilità di quella che potrebbe essere la ciclabile più lunga d’Italia e una delle più lunghe d’Europa, un progetto che significherebbe migliaia di nuovi posti di lavoro e sviluppo sostenibile, al costo di soli 2 km di autostrada. Un viaggio dalle Alpi all’Adriatico attraverso quattro regioni e lungo tutta la Pianura Padana, è l’occasione per raccontare un pezzo d’Italia da una prospettiva inedita.

Abbiamo intervistato uno degli autori, Stefano Scarafia.

Come e quando è nato il progetto del documentario?

Vento è nato 2 anni e mezzo fa, da tre autori (io, Pino Pace e Paolo Casalis). Pino lesse un articolo sul progetto, andammo a Milano a una conferenza di presentazione e sentendolo raccontare abbiamo subito capito che poteva essere interessante farne un documentario.
Ci affascinava in particolare l’idea di un percorso che univa in orizzontale tutta l’Italia, lungo il fiume, attraversando la pianura e passando per città d’arte. Il tema del viaggio ci ha affascinato, percorrendo gli oltre 600 km in bici.
Abbiamo seguito per una settimana i nostri quattro protagonisti, dalla partenza all’arrivo del loro viaggio dimostrativo (volevano rendere evidente sia la fattibilità sia le potenzialità del progetto, senza dimenticare di sottolineare quali avrebbero potuto esserne le esigenze). Abbiamo cercato di girare il più possibile, e alla fine avevamo circa 14-15 ore di materiale: in circa due mesi di post-produzione abbiamo poi completato il tutto.

Il percorso di “Vento” è stato lungo.

Vero, abbiamo fatto moltissime proiezioni un po’ in tutta Italia, principalmente al nord, alcune in eventi più scientifici, in conferenze, altre in appuntamenti più cinematografici.
E’ servito molto a loro per presentare il progetto, e ne siamo contenti. Oggi è anche disponibile per la vendita in dvd.

A che punto è il progetto della pista ciclabile?

Credo stia andando molto bene, il Governo pare abbia stanziato i finanziamenti necessari alla realizzazione della ciclopista, è un grosso successo. Sembrava utopia!

Prossimi progetti?

Stiamo scrivendo un paio di nuovi lavori, un corto di fiction ambientato lungo un fiume, la storia di due bambini (l’ispirazione è data dal viaggio che abbiamo fatto con Vento!), e una fiction che sto scrivendo con Paolo Casalis da trarre da un nostro vecchio documentario girato qualche anno fa, un progetto più ambizioso che richiederà tempo.

21/04/2016, 09:29

Carlo Griseri

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Grazie a tutti per la bellissima serata di ieri a Milano, al Cinema Beltrade.
Invito a tutti i milanesi che non erano in sala: il film “Vento.L’Italia in bicicletta lungo il fiume Po” sarà in replica al Cinema Beltrade:
– Lunedì 2 Marzo ore 16:20
– Martedì 3 Marzo ore 15:00
– Mercoledì 4 Marzo ore 18:30

Condividete, passate la voce ad amici e parenti o tornate a rivederlo più volte come facevano le ragazzine con “Titanic”.
Infine, invitiamo tutti coloro che ci hanno posto domande tecniche ad approfondire il percorso, gli sviluppi, le opportunità del progetto Vento in bicicletta da Venezia a Torino lungo il fiume Po sul sito www.progetto.vento.polimi.it

Immagine  —  Pubblicato: marzo 1, 2015 in Uncategorized
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dal sito mentelocale.it

Il trailer del documentario Il Vento: l'Italia in bicicletta lungo il Po

Il Vento: l’Italia in bicicletta lungo il Po è un film lungo 630 chilometri, quelli che congiungono VEN-ezia con TO-rino. Vento è un film documentario girato nel 2004 da Paolo Casalis, Pino Pace e Stefano Scarafia, tre giovani registi che si sono messi in sella per riprendere in 15 tappe il progetto di una ciclabile che scorra lungo il fiume Po.
Il viaggio dalle Alpi sino all’Adriatico attraversa più di 30 città e 4 regioni, in cui la bellezza dei paesaggi naturalistici della Pianura Padana collega una meta d’arte all’altra. Tra una pedalata e l’altra, il film accompagna ogni tappa, dalla strada ai musei, dai cittadini che scoprono il progetto ai pochi, pochissimi, coraggiosi cicloturisti sulla via.
Il film sarà proiettato sabato 28 febbraio alle ore 22 al Cinema Beltrade, una chicca tra i cinema d’essai milanesi e per l’occasione il gruppo Wonder Way ha organizzato insieme a numerose realtà della Zona 2 una cornice d’iniziative dedicate a chi ama la bicicletta e i viaggi, tra laboratori, racconti, musica e sapori.
Si comincia alle 18 da Bici&Radici, punto di ritrovo per gli appassionati di piante e pedali, con un laboratorio di Cicloturismo, primo momento per confrontarci su questo stile di viaggio alla portata di tutti, scoprendo e scambiando trucchi e consigli tra viaggiatori su due ruote. Ospite dell’incontro, l’architetto Alfonso Cantafora, che presenterà il suo portapacchi BAC. Il laboratorio è gratuito e riservato ai primi 30 iscritti che prenoteranno scrivendo a questo indirizzo.
Dalle 19.30 ci si sposta al BarBrillo del Cinema Beltrade, dove la serata prosegue con un aperitivo, preparato dal Tempio D’Oro che celebrerà i sapori regionali dal Piemonte al Veneto e sarà allietata da una selezione di canzoni Sulle sponde del Green River del cantautore Carlo Pestelli. Il costo è di 7 euro comprensivo di buffet, drink e concerto.
Momento clou della giornata è, ovviamente, la proiezione del film al Beltrade. A raccontare il progetto sono i registi che spiegheranno come una visione possa trasformarsi in un progetto concreto capace di apportare tanti vantaggi al Nord Italia e non solo. L’ingresso alla proiezione costa 6 euro.
Per partecipare al Vento-Day, bisogna mandare una mail con nome, cognome e indicazioni della parte del programma a cui si è interessati a questo indirizzo.

Giulia Capodieci

qui tutte le info: https://www.facebook.com/events/1535729790041469/?ref=22

Domenica sera a Presa Diretta c’era anche una nostra “vecchia” conoscenza. Lo riconoscete?
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d6e71a48-b3e2-48d9-8508-f06fb9327982.html#p=
Ve lo siete persi? Ecco qui la puntata, molto interessante e tutta da vedere.

pileri

locandina bn

Immagine  —  Pubblicato: settembre 17, 2014 in Uncategorized

Vento su “Il Manifesto”

Pubblicato: agosto 2, 2014 in Uncategorized

Le buone idee non hanno colore politico e non appartengono a nessuno: sono di tutti e circolano nell’aria, come il Vento!

Un articolo del Manifesto dedicato al progetto Vento

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a cura di Claudia Cicciotti per Adinews.eu

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VENTO è una parola di cinque lettere, lunga 630 chilometri, quelli che congiungono VEN-ezia con TO-rino. Cinque lettere sono anche quelle che compongono un SOGNO e sono solo sei, una lettera in più, quelle che potrebbero trasformarlo in pura e semplice REALTÀ.

Un anno fa partiva il primo bici tour di una squadra del Politecnico di Milano, che ha progettato una ciclabile lungo il corso del fiume Po, da Torino a Venezia. Cinque ricercatori, capeggiati da Paolo Pileri, ingegnere esperto di pianificazione territoriale, si sono messi in viaggio su due ruote e hanno percorso il tragitto del loro progetto per dimostrarne la fattibilità. Oggi la dorsale ciclistica non esiste e il tour dei cinque si è spesso rivelato avventuroso e poco agevole, ma con un investimento di appena 80 milioni di euro – quelli che coprirebbero le spese di soli 2 chilometri di autostrada – si potrebbe costruire la ciclabile più lunga di Italia ed una delle più lunghe d’Europa.

Paolo Casalis, Pino Pace e Stefano Scarafia si sono messi in sella con i progettisti e hanno ripreso le 15 tappe in 8 giorni, testimoniando come la realizzazione di quello che ad oggi resta solamente un disegno può trasformarsi in un valore sotto più punti di vista: significherebbe innanzitutto migliaia di nuovi posti di lavoro, difesa delle ricchezze ambientali e sviluppo dell’economia verde, ma anche valorizzazione turistica e culturale di un territorio troppo ignorato sotto questo aspetto.

Il viaggio dalle Alpi sino all’Adriatico attraversa più di 30 città e 4 regioni, in cui la bellezza dei paesaggi naturalistici della Pianura Padana collega una meta d’arte all’altra: Piacenza, Cremona, Ferrara solo per dirne alcune. Il film accompagna ogni tappa, dalla strada ai musei, dai cittadini che scoprono il progetto ai pochi, pochissimi, coraggiosi cicloturisti sulla via e tra una pedalata e un’altra scorrono le immagini in bianco e nero di una natura più viva, e soprattutto vissuta, tanti anni fa.

 Dal 6 al 15 giugno di quest’anno, la squadra del Politecnico di Milano è tornata sui pedali per raccontare ancora una volta, in un secondo bici tour, il progetto VENTO. Il road movie, che ne è la più forte voce a favore, è proiettato nelle varie città toccate dal percorso e, per tutti coloro che volessero vederlo, anche non ciclisti e non padani, è visibile sul sito ufficiale: https://filmvento.wordpress.com

Se il progetto un giorno andasse in porto, si potrebbe scoprire il piacere e l’importanza del cicloturismo, sull’esempio di tanti altri paesi europei in cui la bicicletta già conduce alla scoperta di scenari e sensazioni altrimenti inesplorabili. Con le infrastrutture adeguate, si farebbe bene all’Italia, ai cittadini, all’ambiente, alle imprese: la natura e l’arte sono già al loro posto, pronte ad essere scoperte; sta a noi mobilitarci per scoprirle nel miglior modo possibile, sta a noi viaggiare perché, come dice una simpatica signora una volta arrivati al mare, “viaggiare è sempre bello”.

da Corriere.it

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Dal 6 al 15 giugno una squadra del Politecnico di Milano pedalerà lungo i 679 chilometri di «Vento», il tracciato di ciclovia che unirà Venezia e Torino lungo la dorsale del Po. Il progetto Vento si propone di riqualificare un percorso ciclabile in buona parte già esistente, che verrebbe portato a termine con un investimento complessivo di poco superiore agli 80 milioni di euro: quanto 2 km di autostrada. Si stima che l’indotto possa creare 2 mila nuovi posti di lavoro e 100 milioni di euro generati dal cicloturismo. Vento potrebbe inoltre collegarsi ad altre grandi ciclabili come la Brennero-Peschiera-Mantova e la Mantova- Ferrara-Adriatico.

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Partenza da Moncalieri
Il Tour parte da Moncalieri (To) venerdì 6 giugno e toccherà molte località snodandosi attraverso alcuni paesaggi suggestivi della Pianura padana e concludendosi nella laguna di Venezia. «In un periodo di risorse scarse, è necessario superare approcci localistici per realizzare un’opera che non impatta sull’ambiente ma che può invece produrre cambiamenti e occupazione», ha affermato Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, che sostiene il Politecnico di Milano per la gestione dell’infrastruttura cicloturistica. In parte Vento già esiste: basterebbero accordi politici e tecnici per poter utilizzare gli argini. Occorre l’impegno dello Stato, di quattro regioni, di dodici province, degli enti fluviali, dei Comuni attraversati coordinati da un soggetto unico.

L’esempio della Germania
In Germania 40 mila km di piste ciclabili producono 4 miliardi di euro di indotto all’anno solo per il cicloturismo. In Italia le ciclabili ci sono, ma sono spesso spezzettate e scarseggia la programmazione organica. Centinaia di migliaia di cicloturisti, secondo i promotori, potrebbero pedalare lungo Vento, divenendo il motore per le 12 mila aziende agricole vicine al tracciato, per le 300 attività ricettive già presenti, per le oltre 2 mila attività commerciali.